da una fantasia di Marco Gaudino
Didattica empirica: ciao, cosa vuoi ancora? A me non interessa conoscere i motivi per cui devo fare un esercizio in un modo o in un altro, a me interessano solo i risultati raggiunti.
Didattica scientifica: io voglio aiutarti, farti diventare cosciente e consapevole delle cose che fai. Farti risparmiare tempo.
Didattica empirica: sono secoli ormai che con il mio modo ho prodotto grandi risultati, in un’ottica del fare che non ha mai avuto il bisogno di saperne di più. Seguendo mode e gestendo menti.
Didattica scientifica: Io voglio liberare le menti degli studenti, chiusi in dei percorsi quasi di schiavitù. Percorsi dove se un giorno non si fa un determinato esercizio ci si sente mancanti. Accade perché non si ha ben chiaro a cosa serve fino in fondo un esercizio o un altro. Vorrei, soprattutto portare fuori il flautista dalla sensazione che ci sono giorni in cui avere un controllo sulla tecnica che usa è quasi impossibile.
Didattica empirica: e invece tutta questa insicurezza che tu palesi è la mia forza. Uno studente inconsapevole è uno studente manovrabile sempre, che non smetterà mai di seguirmi ad un seminario. Io rappresento il brancolare in un buio che non vedrà mai luce.
Didattica scientifica: mia cara, io non voglio mica contrastarti come credi. Purtroppo per te, anche gli studi musicali si stanno evolvendo. Soprattutto, quelli legati alla pratica strumentale. Sono richieste competenze sempre maggiori ed il tempo di esercitarsi senza ottimizzare quello che si fa, sta diminuendo sempre di più.
Didattica empirica: cosa c’entra l’ottimizzazione dei tempi di studio con me? Spiegati meglio!!!
Didattica scientifica: se si comprende fino in fondo cosa succede tra lo strumento e lo strumentista mentre si suona, i tempi possono ottimizzarsi e non solo. Addirittura, degli studi approfonditi potrebbero approdare a comprendere quale strumento attribuire ad un tipo di struttura costituzionale muscolare anziché un’altra.
Didattica empirica: ne sai già qualcosa?
Didattica scientifica: si, ci sono delle ricerche sul comportamento ed il ruolo delle corde vocali nelle tecniche degli strumenti a fiato che potrebbero, senza dubbio, spiegare perché un tipo di costituzione vocale e orale potrebbe essere più adatto allo studio di uno strumento anziché un altro. Un tipo di studio che mi auguro possa rientrare al più presto nei dottorati di ricerca musicali.
Didattica empirica: interessante, ma finché non ci saranno istituzioni a riconoscere il tutto, io continuerò a fare i miei comodi. Tu lo sai cosa mi favorisce?
Didattica scientifica: si, metodi di studio vetusti, soprattutto in ambito musicale. Metodi che non spronano lo studente al ragionamento logico ed a collegamenti interdisciplinari. Ma questo accade anche con altre discipline. Sono situazioni da combattere, ma anche io potrei avere dei limiti da cui riguardarsi, non credere!!!
Didattica empirica: ma dai. Tu sei così erudita. Su cosa potresti essere pericolosa.
Didattica scientifica: potrei essere pericolosa proprio generando un sistema dove il “solo sapere” potrebbe sostituire il “saper suonare”.
Didattica empirica: ragioniamo insieme, siamo due didattiche che dovrebbero compensarsi allora?
Didattica scientifica: assolutamente sì. Le lobby di potere che non vogliono che io entri a far parte del loro giro perché temono il confronto, dovrebbero farci far pace.
Didattica empirica: ognuno si guarda il suo, mia cara. Lasciamo stare le lobby ed andiamo a prendere un caffè senza pensarci più.
Didattica scientifica: ma sei pazza, il caffè fa male!!!
Didattica empirica: ecco il tuo limite, non ti lasci mai andare. Io sono troppo libera e tu troppo pensante. Credo che tu abbia ragione, dobbiamo imparare a convivere dando ad ognuna di noi la giusta importanza negli studi della pratica musicale.
Didattica scientifica: sai cosa ti dico? Accetto il caffè, io lo prendo macchiato. Fa meno male. Poi sai, il caffè assoluto mi rende nervosa, molto nervosa.
Possiamo andare.
Marco Gaudino
Suono Pensando (Italian Edition)
Marco Gaudino is a distinguished Neapolitan flutist and researcher, renowned for his dual expertise in both performance and scientific research related to wind instruments. As a flute professor under Italy’s Ministry of Education, Universities, and Research (M.I.U.R.), Gaudino has dedicated his career to exploring the physiological aspects of flute playing, particularly the behavior and role of vocal cords in flute and wind instrument techniques. His research, supported by various Italian phoniatricians, has led to significant contributions to the field.
He is the author of several influential works, including Nuova ipotesi sulla produzione del suono nel flauto traverso (New Hypothesis on Sound Production in the Transverse Flute), first published in 1991 by Flavio Pagano and reissued in 2019 by Lulu, and Suono Pensando (Thinking Sound), also published by Lulu. These publications reflect his deep investigation into the mechanics of sound production in flutes.
Beyond his writing, Gaudino has developed educational software for flute teaching and invented a device that enhances the sound quality of the flute. He frequently conducts seminars at various conservatories and music faculties in Italy and abroad, sharing his insights with students and professionals alike. Additionally, Gaudino has recorded the flute works of Italo-American composer Keith Goodman for the Phonotype Record label, further showcasing his versatility as both a performer and a scholar.
Da autodidatta che usa quasi sempre il sistema empirico per provare a far suonare im modo più o meno decente il flauto, posso dire che da soli o senza capire il perchè bisogna eseguire un certo esercizio in determinati modi è impossibile farlo suonare bene o arrivare a fargli suonare semplicemente determinate note. Quando non riesco in nessun modo chiedo aiuto a Marco Gaudino che con tantissima pazienza mi sopporta ed aiuta