Vogliamo per la prima volta esaminare un aspetto poco noto della poliedrica attività musicale di Severino Gazzelloni.
Tutti infatti conoscono il virtuoso concertista, il Primo Flauto in RAI sotto la bacchetta di illustri direttori, l’interprete eccezionale della musica contemporanea, ma pochi conoscono il Gazzelloni POP, ovvero il desiderio smisurato di Gazzelloni di diventare un artista internazionalmente noto, amato da tutte le classi sociali e non solo dai critici musicali.
La Popolarità Televisiva e le Collaborazioni
Gazzelloni si rese popolare tramite trasmissioni televisive di successo, duettando con Mina, Milva, Rocky Robert, Tullio De Piscopo, e spaziando attraverso il jazz classico con Farinacci, fino ad improvvisare su tutto, dalla musica leggera alle canzoni dei Beatles, dalle colonne sonore di Fellini scritte da Rota fino alla collaborazione con Luciano Michelini, pianista, arrangiatore e compositore di musiche da film.
Gazzelloni attraversò un’epoca fortunata per l’Italia, gli anni ’60, detti gli anni del boom economico, e con il suo flauto d’oro divenne testimonial per importanti campagne pubblicitarie, come Facis, Rolex, Fratelli Fabbri Editori. Acquistò una Ferrari ed entrò a pieno titolo nello star system, comprando un superattico nel quartiere Flaminio.
Nel caso di Gazzelloni, abbiamo non solo uno straordinario interprete, ma soprattutto un artista che ha rotto gli schemi classici del professore d’orchestra e del professore di conservatorio.

Un Concertista Spontaneo e Popolare
Gazzelloni era molto libero ed estroverso, amava parlare prima e durante i suoi concerti, alimentando un dialogo sincero con il suo pubblico. Si presentava sul palco e nella vita con sicurezza e disinvoltura, mostrando il suo narcisismo senza riserve, sia nelle esibizioni in teatro, in televisione, che nelle piazze.
Si esibiva ovunque:
- Nei teatri e nelle trasmissioni televisive
- Nelle piazze, accompagnato dalle celebri Bande Musicali Leccesi o dalle Bande Militari
- Nei festival politici di tutti i partiti (Democrazia Cristiana, Partito Comunista)
- Nelle chiese di piccoli centri e borghi, portando il suo messaggio di pace e musica per tutti senza barriere o distinzioni sociali
Il suo approccio alla musica non era intellettuale, ma diretto, semplice e spontaneo. Nonostante il grande successo e i cachet professionali elevati, rimase sempre un puro di cuore.
Gazzelloni Compositore: Il Film “Scipione detto l’Africano”
Un aspetto poco noto di Gazzelloni è la sua capacità di improvvisare melodie per flauto. Nel 1971 divenne compositore delle musiche per il film “Scipione detto l’Africano” di Luigi Magni.
- Registrò diverse tracce alla SIAE come Compositore di Musica Leggera.
- La registrazione avvenne negli stabilimenti Fono Roma, con il tecnico del suono Vincenzo Biraschi.
- Fu pubblicato un LP 33 giri per le Edizioni Musicali Bixio SAM.
Gazzelloni non si limitò a suonare, ma inventò temi musicali originali per il film, che vantava un cast stellare: Marcello Mastroianni (Scipione l’Africano), Vittorio Gassmann (Catone), Silvana Mangano (Cornelia, moglie di Scipione l’Africano).
Uno dei brani più celebri, “Il Fiume”, è una melodia accompagnata alla chitarra dal grande Mario Gangi.
Mario Gangi, chitarrista versatile, armonizzò le melodie di Gazzelloni, creando accompagnamenti espressivi per:
- Licia, Emilia, Scipione
- La fuga di Scipione l’Asiatico
- Scipione Asiatico
Questi duetti per flauto e chitarra, o per ottavino e chitarra, caratterizzano la colonna sonora del film.
Gazzelloni e Luciano Michelini: Il Successo della Musica POP
La collaborazione tra Gazzelloni e Michelini fu duratura e fruttuosa.
Uno dei successi commerciali più celebri fu la “Aria sulla Quarta Corda”, che divenne un 45 giri popolare nel 1973, aprendo la strada a una serie di registrazioni di celebri trascrizioni classiche in versione POP.
Nel 1974 uscì l’LP “Il mio amico Flauto”, con 13 brani classici arrangiati da Michelini, che riscosse un enorme successo.
Alcuni dei brani più apprezzati:
- Serenata di Schubert
- Adagio del Concerto per oboe di Alessandro Marcello
- Ninna Nanna di Brahms
- Sogno d’amore di Liszt
Questi arrangiamenti aumentarono la popolarità di Gazzelloni, che spesso li eseguiva come bis nei suoi concerti con Bruno Canino.
Gazzelloni e la Musica nel Cinema
Gazzelloni prestò la sua arte anche al cinema, collaborando a colonne sonore celebri:
- “La Strada” di Fellini (1954)
- “Rocco e i suoi Fratelli” di Visconti (1960)
- “Amarcord”, “La Dolce Vita”, “Otto e mezzo” di Fellini
- “Il Gattopardo” di Visconti
- “Il Padrino” di Coppola
Conobbe personalmente Nino Rota, che gli dedicò le cadenze per il Concerto di Mozart per flauto e arpa, la Sonata per Flauto e Arpa, e i Cinque Pezzi Facili per flauto e pianoforte.
Nel 1974 compose la colonna sonora per il film “La Profonda Luce dei Sensi” di Beni Montresor, con un’atmosfera orientaleggiante in cui il flauto in sol si unisce a percussioni e sitar indiano
Un Artista Senza Confini
Era onnipresente:
- Nei rotocalchi di gossip
- Nei giornalini per adolescenti come il Corriere dei Piccoli e Topolino
- Nelle campagne pubblicitarie di grandi marchi
Gazzelloni rompette tutti gli schemi della classica immagine del concertista, portando la sua arte ovunque, dalle piazze ai teatri, dai festival politici alle chiese.

Il Gazzelloni POP è un patrimonio di registrazioni musicali, spesso rare, ma per fortuna oggi disponibili sulle piattaforme digitali come Spotify e YouTube Music.
Come diceva Aristotele:
Maurizio Bignardelli
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Diplomato presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma nel 1980 sotto la guida di Giancarlo Graverini, si è perfezionato con Aurele Nicolet, Maxence Larrieu, Severino Gazzelloni.
Laureato presso l’Università degli Studi di Bologna (1985) con una tesi di laurea su “Emanuele Krakamp (1813-1883), ha prodotto saggi, articoli, pubblicazioni musicologiche per riviste internazionali e revisioni musicali di opere flautistiche italiane dell’ottocento per numerosi case editrici (Ut Orpheus , Zimmermann, Bèrben, Da Vinci).
Ha partecipato a convegni internazionali e, come professore d’orchestra, ha lavorato nelle Orchestre Sinfoniche della RAI, del Teatro dell’Opera di Roma, dell’Ente Lirico di Cagliari, dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha inciso 45 CD solistici e cameristici per note case discografiche,ottenendo premi dalla critica internazionale.
E’ docente di Flauto presso il Conservatorio “Respighi” di Latina.
